Comunicato: si è formato il presidio LIBERA "RITA ATRIA" Pinerolo

                                             Presidio LIBERA “RITA ATRIA “– Pinerolo



Il presidio pinerolese di Libera intitolato a RITA ATRIA nasce ufficialmente  il 12 novembre 2011. Nell'ambito del Coordinamento regionale di Libera, in quella sede e in quella data, il presidio pinerolese RITA ATRIA è stato "battezzato", entrando a far parte dell' associazione LIBERA.
Il presidio si origina dall’incontro di un gruppo di amici ritrovatisi a questa tappa pur provenendo da percorsi di vita e da esperienze differenti. Esperienze e percorsi differenti ma tutti accomunati da una forte vicinanza ai temi dell’impegno sociale, nella veste di cittadini che vogliono essere tali, cittadini responsabili, e come tali assumersi responsabilità. Il tema attorno al quale queste esperienze si sono coagulate  è stato quello della Legalità e della Giustizia.
A nostro parere, se analizziamo attentamente quelle che sono le grandi battaglie che connotano la crisi del nostro Paese -a partire dalla drammaticità dall’emergenza economica-sociale per arrivare allo scandalo tutto italiano della criminalità organizzata collusa con la politica- questi grandi temi paiono aver acquisito oramai un valore ed un aspetto che potremmo definire “etico”. Le battaglie che ci impegnano vedono come antagonisti, da un lato, coloro che hanno in mente una gestione sana ed equilibrata delle risorse della nazione, gestione e sviluppo sostenibile, “etico”per l’appunto; dall’altro lato, abbiamo coloro che in quelle risorse vedono solamente bottini da conquistare per innescare speculazioni e malaffare volti a perseguire l’arricchimento dei soliti noti: mafie, consorterie, cricche e caste, comunque le si voglia chiamare.
Quanto è poi avvenuto in Piemonte solo pochi mesi orsono, le operazione condotte a termine dalle forze dell’ordine nel giugno scorso e denominate Operazione Minotauro e Operazione Maglio; i tre comuni commissariati a seguito dell’Operazione Minotauro stessa, Chivasso, Rivarolo Canavese e Leinì; l’ancora del tutto insufficiente consapevolezza dei cittadini e delle nostre amministrazioni ( vi è da chiedersi quanto questo silenzio sia in buona fede) circa la portata della presenza mafiosa, ‘ndrangheta in primis- nella nostra regione; tutto questo ci è sembrato aver reso ancor più pressante una presa di posizione, una scelta di campo.
Pertanto, riconoscendo i pericoli derivanti da un clima di illegalità diffusa e di allentamento dei valori etici di riferimento, sottolineando la condotta ambigua di pezzi del mondo politico-imprenditoriale, ci è parso necessaria la presenza -anche nel pinerolese- di un osservatorio che si ponga il compito di monitorare e analizzare i fenomeni presenti sul territorio. Azione che deve avvenire anche nei confronti delle amministrazioni, affinché dichiarazioni di principio e proclamazioni di intenti sul tema della Legalità e sulla necessità di una reale trasparenza nelle scelte della amministrazione della res-pubblica, il bene comune, non siano mere intenzioni verbali e principi enunciativi ma assumano concretezza e attuazione reale. Diventare ed essere “sentinelle del territorio”.
Abbiamo così deciso di strutturare la nostra volontà di impegno nella forma del presidio, riconoscendo nell’associazione Libera un riferimento essenziale e prioritario nel tentativo di dare concretezza ed efficacia alla nostra azione.
Vorremo infine sottolineare la figura di Rita Atria, la ragazzine siciliana testimone di giustizia a cui abbiamo deciso di intitolare il nostro presidio. Pur essendo nata in una famiglia mafiosa,  Rita Atria scelse di denunciare per tentare di “cambiare” il mondo nel quale era nata e che la soffocava.
Il giorno dopo la strage di via D’Amelio, nell’alloggio romano nella quale vive nascosta, sentendosi abbandonata e ignorata dallo stesso Stato Italiano, Rita Atria scriverà nel diario le parole che costituiscono il suo testamento spirituale, parole che da allora si impongono alla riflessione di ognuno: “(…)Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici; la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci”. Rita Atria
Il valore del messaggio contenuto nelle parole di Rita Atria, la sua figura di “giovane donna”, ci paiono anche rispecchiare la speranza di cambiamento che, in questo momento storico particolare, leghiamo all’immagine della componente femminile della nostra società, della donna.

 I componenti del Presidio Libera “RITA ATRIA

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